Parigi

3-6 maggio 2012. Parigi come non l’avete mai vista? Probabilmente no. Parigi come è sempre: meravigliosa!
Al Musée des Arts Décoratifs la mostra Louis Vuitton-Marc Jacobs, che racconta le vicende del fondatore della famosa casa e del suo direttore artistico dal 1997: nei 1500 mq di esposizione si scoprono gli albori della valigeria di lusso con i primi bauli Vuitton realizzati dal 1854 al 1892 esposti accanto alle collezioni di moda originali del museo. Al secondo piano i famosi moodboard che Jacobs utilizza per trovare l’ispirazione: un’enorme scatola con le borse/cioccolatini create per la maison, gli abiti icona degli ultimi 15 anni e le “opere” realizzate per Vuitton/Jacobs dagli artisti contemporanei più quotati: Stephen Sprouse, Takashi Murakami e Richard Prince.
Alla Bibliothèque nationale de France la mostra La Presse à la Une. De la Gazette à internet che, attraverso una cospicua collezione di materiale periodico, ripercorre la storia del giornalismo d’Oltralpe dal XVII secolo ai giorni nostri. Una sezione della mostra è dedicato dalla prima pagina del quotidiano socialista “L’Aurore” del 13 gennaio 1898 che venne interamente occupata dalla lettera che Émile Zola indirizzò al Presidente della Repubblica, Félix Faure, la celebre J’Accuse…!, in cui lo scrittore evidenziava le illegalità che furono commesse nel corso del processo contro Alfred Dreyfus, il capitano dell’esercito di origine ebraica accusato di spionaggio in favore della Germania. Tra le curiosità l’invenzione della telefotografia, il sistema di trasmissione a distanza di fotografie o altre immagini, per via telefonica o telegrafica, ad opera di Edouard Bélin nel 1907. La mostra offre inoltre spazio alle figure principali del giornalismo francese: oltre a Renaudot e a Zola sono ricordati, tra gli altri, Gaston Leroux, Albert Londres, Severine e il padre del fotogiornalismo Henri Cartier-Bresson (in mostra una sua preziosissima Leika).
E ancora la Moschea, il Museo Nazionale Eugène Delacroix, il Musèe des Arts Dècoratifs, il Jardin des Tuileries, il Musèe du Petit Palais, il giardino di Palais-Royal, Dome des Invalides Musèee de l’Armèe-Hotel national des InvalidesMusèe Rodin, Institut du Monde Arabe (con un ristorante con vista panoramica e un caffè con ottimi gelati artigianali),  Saint-Germain-l’Auxerrois, St-Etienne-du-Mont (che custodisce le relique di  S. Genoveffa, la patrona di Parigi), il quartiere ebraico nel Marais, le Catacombes a Place Denfert-Rocherau (al centro della quale vi è il famoso Leone di Belfort di Bartholdi), la Maison Europeenne de la Photographie.
Un suggerimento:  alla Bibliothèque nationale de France i globi terrestre e celeste di Luigi IV realizzati da Vincenzo Maria Coronelli  (veneziano, che nel 1716 ebbe l’idea di sostituire le tradizionali difese dei litorali dell’isola del Lido di Venezia con le scalinate di blocchi di pietre d’Istria, veri e propri muri d’argine). Nella chiesa di Saint-Louis des Invalides la tomba di Napoleone, un monumento posto in una cripta a cielo aperto ricavata nel pavimento, esattamente sotto la cupola dorata. Il monumento, concepito dall’architetto Louis Visconti, venne terminato nel 1861 e consiste in un grande sarcofago di quarzite rossa della Finlandia, che contiene le 6 bare entro cui è stato chiuso il corpo di Napoleone: dalla più interna alla più esterna abbiamo una bara in lamiera e poi una in mogano, due bare in piombo, una di ebano e l’ultima in legno di quercia. Intorno al sarcofago c’è un loggiato circolare decorato con enormi statue raffiguranti dodici Vittorie.

Segnalazioni (luoghi da visitare/indirizzi da frequentare): Deyrolle, Izrael Epicerie du Monde (30 Rue Francos-Miron), PointWC, Chez Omar (47 Rue de Bretagne), Chez Janou, le Relais de l’Entrecote.  

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