PUBBLICAZIONI

Giancarlo Buzzi, “L’amore mio italiano”, Avagliano Editore, 2014
Ambientato a Ivrea sul finire degli anni Cinquanta, “L’amore mio italiano” racconta la storia di due relazioni sentimentali, una coniugale, l’altra adulterina, vissute nell’euforia del boom economico tra Paolo, dirigente aziendale, sua moglie Dina e un’impiegata, Daniela. Corrosivo e problematico, il romanzo è una riflessione sulla società del benessere, sul “miracolo italiano” e sulle sue promesse di felicità. Soprattutto è un libro con una pronunciata dimensione utopica (ancora più evidente nella presente nuova edizione), filtrata attraverso lo sguardo di un intellettuale che lavora per una grande industria. Postfazione di Giuseppe Lupo”.
Alberto Saibene, “L’Italia di Adriano Olivetti”,
Edizioni di Comunità, 2017

C’è stato un tempo in cui agli scrittori veniva offerto di diventare amministratori delegati di una multinazionale con decine di migliaia di lavoratori. C’è stato un tempo in cui in una cittadina all’imbocco della Valle d’Aosta un’azienda accoglieva giornalisti, poeti, architetti, psicologi e sociologi per immaginare e progettare una società diversa, migliore. Era l’Italia di Adriano Olivetti”.
Giuditta Parolini, “Mario Tchou-Ricerca e sviluppo per l’elettronica Olivetti”, Edizioni Egea, 2015.

rosso, rosso Valentine-un prodotto tra immaginazione e utopia”, a cura di Eugenio Pacchioli,  Ivrea 1999. La pubblicazione dell’Associazione Archivio Storico Olivetti è stata realizzata in concomitanza con la mostra “rosso, rosso Valentine”, occasione per riproporre, a distanza di circa trentanni, articoli e commenti del tempo in cui la nuova macchina da scrivere apparse sul mercato. Tra questi, un articolo uscito sulla rivista Notizie Olivetti nel 1969, che presentava la nuova e originale portatile olivettiana e riportava alcuni commenti di Ettore Sottsass “La Valentine l’ho immaginata come la biro della macchina da scrivere, da vendersi a mucchi…”. Le tavole illustrate riportano i manifesti della campagna pubblicitaria che accompagnò l’uscita di questa “trasgressiva” macchina da scrivere che vinse, nel 1970, il Compasso d’Oro per il disegn innovativo e che è entrata a far parte della sezione dedicata al disegn industriale del MOMA di New York.
Marco Peroni, “Ivrea-Guida alla città di Adriano Olivetti”, Edizioni di Comunità, 2016.
“Anche in Italia il futuro è già cominciato”,
testo di Nicola Orsini, EPOCA, n. 473, 25 ottobre 1959.
Nerio Nesi, “Le passioni degli Olivetti”, Edizioni Aragno, 2017.
Video, archivio Fondazione Olivetti.
Camillo Olivetti, Pubblico Dominio 2014, Politecnico di Torino.