Provincia di Caserta: legalità e sviluppo nelle terre di Don Peppe Diana

Il sorriso sulle labbra, la passione e l’entusiasmo: questi i segni distintivi dei responsabili delle aziende che si sono sviluppate utilizzando alcuni beni confiscati alle mafie nelle terre di Don Peppino Diana, parroco della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, assassinato nel marzo del 1994 mentre si accinge a celebrare la santa messa. Un territorio, quello di Casal di Principe, in provincia di Caserta, noto all’opinione pubblica per la presenza del clan dei casalesi e per le vicende legate alla terra dei fuochi, ma che oggi vede una rinascita sociale e civile ad opera di un gruppo di strutture e di operatori, di professionisti e di imprenditori che, con professionalità e rigore morale, gestiscono attività economiche applicando principi etici, di inclusione sociale e di qualità dei servizi forniti e credendo nel futuro legale di questi luoghi.
Una visita nata quasi per caso grazie all’invito dell’amico Massimo Leone, della Società Q&A e che inizia a Maiano, dove la Cooperativa sociale “Al di là dei sogni”, guidata da Simmaco Perillo (che sarà tra i relatori del Master “Pio La Torre”) gestisce, in una proprietà confiscata ad Antonio Moccia, l’azienda agricola intitolata ad “Alberto Varone”, il commerciante di Sessa Aurunca ucciso per non aver voluto cedere la propria attività economica alla camorra, organizzando campi estivi dedicati alla legalità, una fattoria didattica e corsi di canoa lungo il Garigliano. L’azienda produce, con la trasformazione di prodotti biologici, conserve, sott’oli e marmellate e vende, con  “Il pacco alla camorra”, anche i detergenti industriali della Cleprin, azienda chimica con certificato etico che nel 2015 è stata fatta oggetto di un attentato incendiario, dopo aver subito le pressioni e le intimidazioni del clan degli Esposito.
“Dal gusto dell’impegno, i sapori della legalità”: questo lo slogan della Nuova Cucina Organizzata, la struttura gestita dalla Cooperativa Agropoli che a Casale di Principe, in via Giacosa 25, in una villa appartenuta ad un boss locale e ora ristrutturata per accogliere i clienti, si occupa di ristorazione e catering, utilizzando prevalentemente i prodotti delle cooperative del Consorzio Nuova Cooperazione Organizzata. Una realtà nata da alcuni operatori sociali legati all’esperienza di Franco Basaglia (i cui collaboratori operarono negli anni 2000 nella ASL di Caserta) e che hanno dato vita ad un sistema di relazioni sociali, finalizzato all’inserimento lavorativo delle persone affette da disagio psichico, che ha rappresentato una delle chiavi di volta del successo di queste esperienze di gestione e valorizzazione dei beni confiscati alle mafie.
Ed è sempre una delle cooperative del Consorzio NCO, “Un fiore per la vita”, che gestisce, in alcuni immobili della ASL, la Fattoria sociale “Fuori di Zucca”, un posto allegro circondato dallo splendido Parco della Maddalena ad Aversa, in cui si trova l’immenso ex manicomio criminale di Aversa (ora abbandonato e in disfacimento). Un posto allegro con l’orto e la fattoria didattica, dove il cuoco Nino Cannavale, Presidente dell’Associazione Cuochi normanni, nata “con l’intento di rilanciare e salvaguardare la tipicità dei prodotti e la cucina di tradizione di Terra di Lavoro“, prepara i piatti della cucina locale con i prodotti delle Cooperative del Consorzio.
L’agenzia Etiket, legata al Consorzio e che propone “forme e contenuti di comunicazione NON: ingannevoli, urlate o volgari, MA: culturalmente stimolanti, etiche e innovative”, cura la comunicazione e la grafica dei prodotti commercializzati dalle aziende agricole del Consorzio.
Un circuito integrato che sta avendo successo (grazie anche al supporto dei responsabili della “Giugliano Scuola di Impresa” sorta su iniziativa di Saverio Cioffi, che ci guida con cortesia e giustificato orgoglio nella visita e di Tommaso Di Nardo, allievi del Prof. Luca Meldolesi), dove si respira il senso della solidarietà e dell’impegno civile e dove ognuno svolge il proprio ruolo e la propria attività con umiltà, sfidando ogni giorno difficoltà piccole e grandi, ma sempre con il sorriso sulle labbra.
15 ottobre 2016