Torino: storia, tradizioni, eleganza, modernità

26-28 febbraio 2016. Una città elegante, ricca di storia e di cultura, che conserva le proprie tradizioni offrendole con un’immagine rinnovata, frutto degli interventi di ammodernamento che in questi anni sono stati realizzati.
Il soggiorno inizia con una passeggiata nel Parco del Valentino, che assume la sua funzione di grande parco pubblico nella seconda metà dell’800, con i lavori realizzati su parziale ridisegno da parte dell’architetto francese Barillet-Deschamps. Il parco divenne più volte sede di grandi esposizioni nazionali ed internazionali, che si tennero dal 1829 al 1961. In occasione dell’Esposizione Generale Italiana del 1884 venne realizzato il cosiddetto “borgo medievale”.
Al ritorno verso il centro lungo i viali con la linea strorica del tram.
A Palazzo Madama le collezioni di quadri, sculture, maioliche e porcellane, tessuti e arredi del Museo Civico d’Arte Antica testimoniano la lunga storia della città: da porta romana si trasforma nel medioevo in fortezza e poi nel castello dei principi d’Acaia. Tra Sei e Settecento diviene la residenza delle Madame Reali e nell’Ottocento sede del primo Senato del Regno d’Italia. Al piano interrato il Giardino Medievale che riprende, nell’organizzazione degli spazi e nella scelta delle essenze, le indicazioni fornite dai documenti quattrocenteschi relativi alle spese e agli arredi del Castello. La facciata e il doppio scalone di Filippo Juvarra ne caratterizzano l’attuale immagine.
Una bellissima mostra dedicata a Giò Ponti espone alcune sue bellissime opere. Un filmato racconta la vita di questo prolifico architetto attivo in innumerevoli campi, in Italia e all’estero, artefice di residenze e edifici pubblici, privati e di culto tra cui: Hotel Parco dei Principi a Sorrento (1960-1961), Palazzo Montecatini a Milano (1936), Grattacielo Pirelli a Milano (1956-1960), Cattedrale di Taranto (1964-1970), Monastero Carmelo al Bonmoschetto a Sanremo (1958), Uffici Alitalia a New York (1958), Villa Planchart (1953-1957) e Villa Arreazza a Caracas (1956), Villa Nemazee a Theran (1957-1964), Casa Laporte a Milano (1935-1936) e il cui nome è legato alla produzioni pregiate della Richard Ginori.
Una guida molto preparata e appassionata dell’Ufficio del Turismo ci conduce a visitare la Chiesa di San Lorenzo (opera di Guarino Guarini, 1668-1687) e il Duomo dedicato a San Giovanni Battista, passando per via Garibaldi, via Po, via Roma, Piazza Carignano, Piazza San Carlo, Piazza Carlo Alberto, Piazza Castello (da cui si intravede la Torre Littoria realizzata nel 1933-1934 come sede della Reale Mutua Assicurazioni), lungo un percorso su cui si incontrano Palazzo Reale, il Teatro Regio (inaugurato nel 1740, distrutto da un incendio nel 1936 e ricostruito nel 1973 e abbellito dalla cancellata realizzata da Umberto Mastroianni), la Galleria San Federico e la Galleria Subalpina. Molti i negozi che conservano ancora scritte storiche e facciate e arredi originali, in cui trovare i prodotti della tradizione enogastronomica piemontese.
Dal centro città si percorre in autobus Corso Francia, da cui si vede il Villaggio Leumann, quartiere operaio nato dall’idea di Napoleone Leumann (proprietario del Cotonificio Leumann) e edificato alle fine dell’Ottocento a Collegno. ll complesso, realizzato tra il 1875 e il 1907, in stile Liberty dall’ingegner Pietro Fenoglio, è costituito da due comprensori residenziali a latere dell’ex stabilimento tessile, estendendosi per circa 60.000 metri quadrati e ospitava originariamente circa un migliaio di persone tra operai, impiegati e relative famiglie. Esso comprende ancora al suo interno 59 villini e case divisi in 120 alloggi, ciascuno provvisto sin dal principio di servizi igienici annessi e un giardino condiviso al piano terreno. Attorno alle abitazioni vennero gradualmente realizzati anche gli edifici necessari ad una piccola comunità, ovvero: la scuola elementare, una palestra, i bagni pubblici, una chiesa, una cooperativa alimentare, una piccola stazione ferroviaria, un albergo e il Convitto delle Giovani Operaie. Inoltre, all’interno dello stabilimento vi trovavano luogo la mensa ma anche un ambulatorio, un asilo nido, un ufficio postale e un circolo sportivo.
Arrampicandosi a piedi lungo la strada che attraversa il vecchio paese (le informazioni per arrivare senza mezzi propri sono confuse e non aggiornate) si giunge al Castello di Rivoli, costituito da un edificio barocco, parte di un grandioso progetto avviato nel 1718 da Filippo Juvarra, e dalla Manica Lunga, costruita a metà dei Seicento per ospitare la pinacoteca del Duca Carlo Emanuele I, dove le collezioni del Museo d’Arte Contemporanea vengono ospitate nelle sale affrescate di quelli che furono gli appartamenti ducali.
Il Museo Egizio racconta la storia dei protagonisti delle ricerche e delle scoperte archeologiche che hanno condotto  alla costituzione di una delle più ricche e pregiate collezioni d’arte dell’Egitto Antico.
Nel Santuario della Consolata, nato dall’ampliamento dell’antica chiesa di Sant’Andrea e le cui forme attuali sono dovute all’intervento di Guarino Guarini, è conservata una suggestiva  raccolta di ex-voto.
La bella mostra “Matisse e il suo tempo” a Palazzo Chiablese conclude il lungo fine settimana sabaudo..
Segnalazioni: Bar Stampa, via Bertola 2/D.